Da dove proviene il nome LYKION ?
L’utilizzo del Goji sembra essere stato diffuso nell’antichità non solo in Cina ed in Asia, nel Caucaso, nel nord Africa, ma anche in Europa e nell’antica Grecia. Piante simili o diverse varietà o specie dello stesso genere (Lycium spp) sembrano essere diffuse un pò ovunque nell’area del Mediterraneo, forse perché ritenute da sempre utili nella farmacopea tradizionale e rurale. In Sicilia è diffusa la “Spina santa di barberia”, a Villapiana (CS) sembra essere stata ritrovata qualche pianta “spontanea” del genere Lycium. Certo, è difficile oggi dimostrare con certezza quanto asserito, soprattutto a causa di sinonimie tra piante, di similitudini tra specie vegetali e loro diversa classificazione nei secoli, di omonimie tra parti di piante e “prodotti medicamentosi”. Alcuni scritti e scoperte archeologiche possono però supportarci in tale ricerca. Il medico greco Dioscoride Pedanio (I sec. d.C.) nel suo “De materia medica” parla di Lykion (“pianta di Licia”, regione meridionale della Turchia). Nell’antica Roma scrive del Lycium e delle sue proprietà benefiche ed antinfiammatorie sia Aulo Cornelio Celso (I sec. d.C) nel suo trattato “De Medicina”, sia Plinio il Vecchio (I sec. d.C.) in “Naturalis historia” che a volte lo assimila ad altre piante officinali o a loro estratti o “succhi” identificati e descritti anche come componente di colliri o come collirio stesso. Anche Galeno di Pergamo (I sec. d.C) e il noto Paracelso (XV sec.) parlano del Lycium abbondantemente in termini di effetti benefici e medicamentosi. Molto interessante la similitudine tra il Lycium o Lykion inteso come pianta e come bacca tra le cui proprietà vi è anche quella di migliorare la vista e rigenerare gli occhi ed il “lykion” di Pompei, il contenitore del IV-II sec. a.C. (olletta tronco-conica in ceramica a vernice nera) con il nome “lykion” scritto in greco (accompagnato da un inedito ed interessante monogramma) che ne indica il contenuto: “Collirio licio” o semplicemente “licio”, inteso quale collirio per antonomasia (Giulio Vallarino – “Un inedito contenitore di LYKION da Pompei” – Archeologia Classica Vol. LIV – n.s 4 -2003”). Una ulteriore testimonianza della diffusione del commercio anche di prodotti medicamentosi in tutta la Magna Grecia. Goji compreso.